Il Ritorno di Cesarini, a Roma Veni, Vidi et Vici |
Scritto da Marco Ferrari |
Lunedì 27 Settembre 2010 17:31 |
Viene, vede/gioca e vince. La qualità dei giocatori non è acqua, la prima uscita del CISD a Roma consacra Cesarini agli allori della gloria, un top table che permette di ribaltare una posizione di classifica non ottima vincendo una partita combattuta. A Giovanni lo spazio per ringraziare i vincitori. |
Ultimo aggiornamento Sabato 26 Marzo 2011 15:34 |
Commenti
Rivedo un po' la terza partita.
Cercavo di fare una partita tranquilla, recuperando il rapporto con Carlo, scelgo la Germania come nazione da attaccare, convinco, o meglio credo di convincere Carlo ad attaccare la germania, ma Stefano preferisce difendere Monaco piuttosto che prendersi l'Olanda.
Carlo mi dice, contrariamente a quanto detto da Stefano, che Monaco sarà ceduta.
Dovevo stare accorto sul fatto che Carlo passasse notizie false, dovevo guardare meglio anche la Turchia, invece mi cullo nell'illusione di una partita a tre.
Carlo circonda Monaco ma invece di fare un attaccoa 3 che avrebbe dato i suoi frutti preferisce rischiare un attaccoa Berlino che fallisce, ma che verrà usato come motivo per sostenere che lui non sta guadagnando, così come la richiesta di un cnetro che Alex gli cede mi doveva far capire che non andava, invece tutto preso dall'attacco alla Francia trascuro il mio fronte interno.
Quando le cose cambiano il ritrovarmi ancora una volta senza alleati al tavolo mi fa alterare con quello che ne consegue.
Come detto sono tutte scelte di gioco, non mi ha convinto la mancanza di volontà dell'Austria di cercare di vincere il tavolo, della Russia di arrivare secondo, della Francia che poteva avere un alleato che teneva al guinzaglio, ma sono scelte di gioco.
Peccato per come è finita.
Una considerazione più generale invece sull'abbinamento, giocare 3 partite vicino o si va d'amore e d'accordo oppure rovinano irremidibilment e il rapporto, questo era stato un po' una premessa alla terza partita.
Ci sono volte che uno deve essere capace di superare la voglia del centro, certo se con quella mossa una vince il tavolo ci sta tutto, il problema nasce quando uno lo fa non per vincere, ma per arrivare dietro, da qui la giustificazione che la mossa era stata richiesta dal turco.
Partite finite così minano la serenità degli incontri futuri togliendo la possibilità di dare fiducia al primo colpo, è il limite di questo gioco, ma l'importante è saperlo, uno poi si inventa le mosse migliori per andare in vataggio da subito, è nelle logiche del gioco.
Un saluto a tutti, ciao,
Carlo
Questa è la mia versione dei fatti, se poi ci sono ancora dubbi o domande Marco o chi altri voglia può scrivermi per e-mail, per me la cosa era finita con la stretta di mano. Per questo mi è dispiaciuto leggere che invece è stata una nota stonata perché sono sicuro che le scuse di Marco erano sincere, così come la mia stretta di mano che non ho esitato neanche un istante a chiedere e a dare. Ripeto: non so chi abbia detto certe cose, ma non sono vere.
Io non ho giocato quella partita con il fine di vendicarmi di Marco, né ho mai dichiarato né tanto meno mi sono vantato di aver fatto una cosa simile. Non so chi abbia riferito a Marco questa cosa, ma ha detto il falso.
Ho fatto quello che a Diplomacy è più che normale: ho tradito un alleato, cosa che mi ha fruttato tre centri in un anno solo e mi ha liberato il fronte ovest. Ho portato poi a fondo il tradimento perché a quel punto non mi potevo più fidare di Marco, Fulvio De Persio ha espresso benissimo il concetto su webdiplomacy: ci sono dei casi in cui può esser utile lasciare un giocatore a 1 centro, altri no. Niente di personale quindi, e mi collego anche all'altra accusa, cioè di aver invece lasciato in pace Vladimiro Del Sorbo in Russia.
(continua nel prossimo commento)
Guarda, per precisione, la situazione si è creata quando non ho coperto Napoli (prontamente persa con un guessing game sfavorevole) coprendo il resto. Sapendo che in Tirreno ci sarebbe andato Massimo, ho valutato che perdere Napoli non sarebbe stato così grave (in realtà contavo che non l'azzeccasse), perché l'avrei ripresa in autunno (Tunisi invece non l'avrei ripresa). E invece Tirreno è stato ostile.
Stiamo parlando, Giovanni, di una partita in cui l'ho danneggiato con la prima mossa (Ven - Pie, poi ritirata, e tutti si sono accorti che era un piano di Daniele), ma nel cui seguito mi ha chiesto di muovere dei pezzi in sua difesa, e di allontanarli dopo un po', cosa prontamente avvenuta. Non mi sognavo nemmeno di ritrovarmelo ostile per nulla.
Ribadisco per evitare incomprensioni: è stata una condotta di gioco scelta da sé e non v'è dubbio.
Parlavo della posizione autunno 1907. Nel 1906 ero ancora impegnato a sopravvivere e non so (colpevomente) che posizione avevate. Peraltro se in S1907 è arrivato in Tys, forse Tunisi con l'aiuto di qualcuno avrebbe potuta prenderla.
Secondo me ci sta, che una volta secondo non potendo arrivare primo, non ti dia un centro a te che non gli dai il centro per arrivare primo. E viceversa che tu non glielo abbia dato. Un chiaro dilemma del prigioniero dove l'equilibrio è un loss/loss.
Giovanni: nel 1906 io non ero sotto necessità di aiuto in difesa, e lui viene a chiedermi Tunisi che non poteva prendere. Gli rispondo che non si regalano centri senza un valido motivo, e lui tra l'altro non sembrava poter vincere. Per questo motivo, l'anno dopo, SUPPORTA IL PRIMO E GLI DA' UN CENTRO IN PIU'. Da secondo. Direi che non regge, Giovanni, anche se essendo piuttosto in erba potrei non capirne il senso. Io ho visto che avrebbe potuto vincere, ma gli ho risposto che non era mia politica regalare centri perché la gente che se li suda ci rimane male. Se poi questo lo convince a punirmi dando i centri al giocatore che stava inseguendo, io registro l'informazione.
Mi permetto di intervenire come partecipante alla partita e dare una lettura leggermente diversa e di gioco a quanto dici.
Massimo ha finito la partita secondo a due centri da Paolo, forse in quel momento tu non te ne sei accorto, ma lui si da qui la sua legittima richiesta di avere un centro in cambio di quello che lui dava a te. +1 lui, -1 paolo portava lui a vincere il tavolo.
Ora mi par di capire che questa proposta tu non l'abbia accettata (o lui non te l'abbia fatta così) e lui per contro non avrà ritenuto utile dare un centro a te per toglierlo a paolo che stava vincendo, che ai suoi occhi non accettavi di aiutarlo a vincere.
Niente di personale, mi paiono scelte di gioco.
Sulle voci riportate, io non ho fatto nomi, la cosa non mi interessa e riguarda solo chi ha ricevuto e riporatto le informazioni.
Se io ti riferisco una cosa su un terzo tu la puoi usare a tuo piacimento, se il terzo si arrabbia, io me la prendo con te e con te ne parlo, appunto sulla tua mail personale e te ne chiedo conto.
Tu ti sei sfogato con qualcuno? se si chiedi a lui di spiegarti il perchè, se le cose che hai detto avresti voluto dirmele me le puoi dire quando vuoi, stesso discorso per Carlo, a chi ha riferito lo sa lui e può chiedere i riferimenti per chiarire, se vuole chiarire con me può chuiedere la mia mail.
Mi rendo conto che la mia piazzata ha avuto effetti molto più negativi di quella di altri, mi scuserai, e spero mi scusino anche tutti gli altri, se in questo momento alcune riflessioni le condivido solo con alcuni, spero rientri nei mei diritti, se poi uno vuole conoscere di più può : 1) scrivere direttamente, 2) se non ha il mio indirizzo chiederlo.
Personalmente non ho astii di sorta con nessuno, non chiedo la testa di questo o quello per appagare il mio senso di vendetta, vorrei poter incontrare e salutare tutti con gioia quando li incontro, ho fatto un solo nome perchè, nonstante qualcuno cerchi di giustificarlo, vorrei capire meglio il suo comportamento, ma quella è proprio un'altra storia, io non smetto mai di imparare, vorrei sempre aiutato a capire, ma in questo, ahimè, sono spesso (forse sempre) solo.
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